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mercoledì 25 settembre 2013

Lister - La sartoria

Non so voi, io ho smesso di contare già da tempo il numero di ombrelli che ho distrutto nelle giornate di bora scura a Trieste. Ombrelli che ho sempre buttato via senza alcuna esitazione, solo con un po' di fastidio per i soldi buttati letteralmente nel cassonetto. Non avrei mai immaginato (limite mio, mi rendo conto) che di un ombrello rotto ci si potesse fare qualcosa. Pino e Carla, entrambi soci lavoratori della Cooperativa Lister, mi spiegano, con mia grande meraviglia e stupore, che, invece, gli ombrelli distrutti dalla bora possono essere decostruiti e riconvertiti. Marianna, molto gentilmente, mi mostra e mi spiega come si fa: una volta liberata dal telaio, la stoffa dell'ombrello viene scucita punto per punto con una sorta di piccolo “uncinetto”. Poi viene lavata, misurata, tagliata in varie parti e, solo successivamente, ricomposta dai sarti e dalle sarte con le macchine da cucire, per dare vita a aquiloni, mantelline per bambini, borsette. Da profana capisco bene che il procedimento non è semplice e che richiede una cura e attenzione notevoli.
In sartoria, oltre agli ombrelli, si riciclano tutti i capi di abbigliamento quali jeans, cravatte, cappotti, giacche, camicie, nonché accessori (borse, cinture, cerniere, bottoni...) ed arredo (tendaggi, campionari, fodere, …) per farne prodotti nuovi, unici: trousse, portaocchiali, borsette, custodie per iPhone, etc....

Lister sartoria sociale
Lister sartoria sociale
Lister sartoria sociale
Lister sartoria sociale
Lister sartoria sociale
Lister sartoria sociale
Lister sartoria sociale
Lister sartoria sociale
Lister sartoria sociale

La sartoria (che impiega attualmente dieci persone con contratti di lavoro dipendente o borsa lavoro) svolge anche un servizio riparazioni ed è molto impegnata nel campo della formazione. In particolare, in sede si organizzano corsi di piccola sartoria a vari livelli (il corso base parte il 3 ottobre!!!) e corsi con le scuole, durante i quali - mi racconta Pino - ai bambini vengono insegnati il rispetto per l'ambiente, la raccolta differenziata, la gestione del surplus in modo creativo, attraverso la raccolta degli ombrelli e la trasformazione degli stessi in spaventapasseri da davanzale.
Infine, sempre per quanto riguarda la formazione, nel 2013 e in collaborazione con l'Enaip, sono stati organizzati, nel carcere del Coroneo corsi di piccola sartoria e riciclo materiale tessile che hanno coinvolto uomini e donne, nonché un corso di tappezzeria rivolto agli uomini.

Io mi fermo qui, perché ho un impegno importante: guardare dentro ai bauli, fare una cernita, lavare "gli stracci vecchi", farli asciugare e poi impacchettarli per portarli venerdì mattina al padiglione M dell'ex o.p.p. E voi?

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martedì 24 settembre 2013

Lister - La maglieria

Entrando nel “reparto” maglieria della cooperativa Lister due cose colpiscono subito: la luce che inonda la stanza da ogni lato, e una sensazione di pace e serenità che mi è capitato raramente di trovare nei luoghi di lavoro. Lo spirito di collaborazione sembra regnare sovrano. Il resto, di conseguenza.
Nata a metà degli anni '90 come laboratorio, mi spiega Mariuccia, la maglieria ha avuto una sua evoluzione sia in termini di tecniche di lavoro, sia per quanto riguarda i capi prodotti: dai berretti lavorati ai ferri si è passati, nel corso del tempo, a una gamma numerosa di manufatti prodotti a macchina
In questo momento in maglieria lavorano otto persone: chi con borsa lavoro, come Maddalena e Pasqualina, chi con contratto di tirocinio formativo, come Roberta e chi, come Mariuccia che, dopo aver passato la vita come infermiera psichiatrica, ha ripreso in mano la sua vecchia professione, la magliaia, facendo volontariato.
La formazione dura circa un anno e inizia dai concetti di base, il riciclo in primis, che consiste - molto sinteticamente - nelle fasi di raccolta di materiale usato (maglioni, sciarpe, gomitoli di lana, etc...), selezione dello stesso e destinazione d'uso, con tutti i relativi sottoprocessi, lavaggio incluso. Gradatamente le persone imparano quindi
a sfilare i capi di lana, a creare gomitoli di un colore, a melangiare (cioè unire capi di colore diverso per creare un nuovo filo di lana), a usare il bobinatore (che serve per ricoprire il filo di lana di paraffina) per poi arrivare ad usare la macchina per maglieria, con la quale vengono creati capi di diverso genere: berretti, sciarpe, paraorecchie, scaldacollo, manicotti, scaldamuscoli, paraspifferi per finestre.

Sartoria sociale Lister
Sartoria sociale Lister
Sartoria sociale Lister
Sartoria sociale Lister
Sartoria sociale Lister
Sartoria sociale Lister
Sartoria sociale Lister
Sartoria sociale Lister

Il punto di raccolta del materiale di lana usato è la Cooperativa stessa, aperta al pubblico (anche per riparazioni e vendita di prodotti) dalle 9.30 alle 17.30 dal lunedì al venerdì.

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