giovedì 5 maggio 2016

Duecentomila liberi e pensanti

In duecentomila siamo arrivati a Taranto da tutta Italia, per partecipare alla festa del Primo maggio, organizzata dal Comitato, spontaneo e apartitico, dei cittadini e lavoratori liberi e pensanti, nato nel 2012 per dire "Sì ai diritti, no ai ricatti" in una città che, da tempo, è agli onori della cronaca per l'inquinamento causato dall'ILVA, il più grande impianto siderurgico d'Europa che conta più di 15.000 addetti.
Differentemente da quanto accade a Trieste in relazione alla ferriera di Servola, il comitato comprende operai dell'ILVA e abitanti della città, uniti nella stessa lotta per tutelare la salute, l'ambiente e l'occupazione, contestando non solo la classe politica ma anche i sindacati confederali che, il 2 agosto 2012, erano scesi in piazza contro la chiusura dello stabilimento, nell'ipotesi che il tribunale del riesame confermasse*** il sequestro senza facoltà d'uso di sei impianti dell'area a caldo dell'impianto siderurgico per DISASTRO AMBIENTALE, deciso dal gip del tribunale di Taranto.
Da 4 anni, dunque, va avanti la lotta del Comitato, presieduto da Cataldo Ranieri e il primo maggio di quest'anno è stata la dimostrazione che non hanno alcuna intenzione di cedere, supportati dalle migliaia di persone, soprattutto giovani, accorse da ogni dove per ascoltare la musica e le numerose testimonianze che si sono alternate, soprattutto di donne, altrettanto tenaci e combattive.
Sul palco sono infatti saliti (gratuitamente) numerosi artisti quali Daniele Silvestri, Niccolò Fabi e i Litfiba ma anche, per citarne solo alcuni, Egidia Beretti, la mamma di Vittorio Arrigoni, attivista per i diritti civili, ucciso a Gaza nel 2011; Patrizia Moretti, la mamma di Federico Aldovrandi, le mamme della Terra dei fuochi e, non da ultime, Alda Sancin e Danila Petronio dell'associazione noSmog che da anni lotta contro l'inquinamento causato dalla ferriera di Servola a Trieste.
Molto interessante è stato anche l'intervento di Gianis Varoufakis, collegato in diretta con Taranto, di cui riporto solo alcune parole, le più significative.

Presentatrice: "E' lecito scegliere tra salute e lavoro?"
Varoufakis: "Sarebbe come decidere di uccidere uno dei tuoi figli e non è possibile"
Presentatrice: "La sinistra in particolare è stata vittima negli ultimi 50 anni del ricatto occupazionale degli industriali. Lei sarebbe pronto a spezzare questo ricatto?"
Varoufakis: "Il problema dei partiti di sinistra è che hanno smesso di essere di sinistra già da tempo e sono stati cooptati in un sistema che mette gli uni contro gli altri."


***il tribunale del riesame confermò il sequestro, ma non il blocco degli impianti, come invece disposto dal Gip Patrizia Todisco


L'intervento di Varoufakis, in collegamento

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