Il 4 febbraio 2014, alla sala Bartoli del Politeama Rossetti, è andato in scena lo spettacolo “Obelix e Asterix” dell'Accademia della Follia.
Liberamente tratta dal fumetto “Asterix e il Regno degli dei” di Goscinny-Uderzo, la commedia ha come tema centrale la contrapposizione, nel 50 a. C., tra i Romani guidati da Giulio Cesare ed un gruppo di “irriducibili” Galli della foresta armoricana. Una storia nota a tutti, dunque, ma questo solo in apparenza. Fin dalle prime scene dello spettacolo è infatti evidente l'intento di ampliare ed accentuare i riferimenti alla modernità, già presenti nel fumetto, mettendo in luce le contraddizioni che affliggono la società contemporanea e alcuni degli elementi che hanno contribuito a scuoterne in profondità le fondamenta: la megalomania dei potenti che si traduce, nel caso specifico, in progetti urbanistici privi di rispetto per l'ambiente e per le creature viventi che lo popolano; l'arroganza, spietatezza, corruttibilità dei potentucoli di turno; l'ingenuità di chi si fa abbagliare da pubblicità ingannevoli e da false promesse; la ricerca di un finto benessere che rischia di compromettere anche la parte sana della società.
La piéce, scritta e diretta da Claudio Misculin, si compone di due atti e vede come interpreti principali: Dario Kuzma (nel ruolo di Obelix), Giuseppe Feminiano (nel ruolo di Asterix), Giuseppe Denti (nel ruolo di Giulio Cesare), Gabriele Palmano (nel ruolo dell'architetto Angolacutus), Donatella di Gillo (nel ruolo di Numida, il capo degli schiavi), Ana Dal Bello (nel ruolo di Abracourcix, il capo dei Galli), David Felipe Murcia Gonzalez (nel ruolo di Panoramix, il druido), Claudio Misculin (nei ruoli di narratore e del centurione Plusquamursus).
Esilarante ed ironica nel complesso, sebbene non priva di momenti drammatici, la commedia ha come principali punti di forza la capacità espressiva degli attori e la loro versatilità nell'interpretare ruoli differenti, supportati in questo da una solida sceneggiatura e da un ben congegnato cambio costumi.
Le novità, rispetto all'anteprima nazionale di Venezia del novembre scorso, sono state la presenza della scenografia, in buona parte realizzata dagli attori dell'Accademia della Follia, alcune modifiche al copione con l'inserimento di nuove scene, la partecipazione allo spettacolo di Erika Ermacora, aggiuntasi alla compagnia teatrale ai primi di gennaio.
"Recitare è come fare l'amore" - Donatella di Gillio.
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