martedì 30 settembre 2014

Raduno nazionale delle Radio per la Salute Mentale

Nello scenario del convegno "Impazzire si può" si è svolto al Parco di San Giovanni di Trieste il raduno nazionale delle Radio per la salute mentale, che ha visto protagonisti numerosi redattori, deejay e speaker, impegnati in dirette radio e interviste, in rappresentanza di Radio Fragola, Radio Fuori Onda, Radio Liberamente, Radio Ohm, Radio Senza Muri, Radio Tana Libera, Radio Stella 180, Radio Ueb.
Il raduno ha permesso ai circa trenta partecipanti di conoscersi e di confrontarsi sulle esperienze finora maturate da ciascuna radio in tema di "salute mentale" e sui diversi modus operandi adottati in questo contesto. Nel corso delle dirette si sono alternati momenti di musica, poesia improvvisata, immaginazione allo stato puro (il programma "Escuchame"), diverse interviste, fra cui cito quelle fatte a: Fabrizio Maurel, indiscutibilmente una delle anime del convegno; Isabell Marin, che ha parlato della carta dei servizi del Friuli Venezia Giulia; Anita Eusebi, in relazione alla inchiesta riguardante la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari.
Particolarmente interessante, in questo contesto, è stata l'intervista a Luca Atzori, che ha raccontato la straordinaria esperienza della "libera repubblica dei matti", con protagonisti utenti, ex utenti, operatori dei servizi psichiatrici torinesi, facenti capo all'associazione Torino Mad Pride (di cui Luca è uno dei fondatori) che nel maggio di quest'anno hanno occupato un fabbricato della ASL in via Gorizia. Da goriziana doc (che da bambina, a fine anni '70, andava con la mamma a fare la spesa allo "spaccio" riservato ai dipendenti ospedalieri, sito nell'ex manicomio) questa coincidenza mi sembra tutt'altro che casuale, ma lasciamo perdere la mia immaginazione e torniamo ai fatti. Il fabbricato in questione avrebbe dovuto ospitare il Centro diurno di salute mentale ma i lavori sono stati interrotti a causa della mancanza di fondi. Così, i membri di Mad Pride lo hanno occupato, per rivendicare la necessità di spazi destinati a alle persone colpite da "disagio psichico". Su questa iniziativa potete trovare maggiori informazioni sul web e invito caldamente tutti quanti a fare click con il mouse  "qui" e a leggere il contenuto dell'articolo.
Per merito di Claudia, Lucia, Lara, Emanuele, Marco, Domenico, Guillermo e tutti gli altri (non me ne vogliano, ma la mia memoria è scarsa) il raduno è stato un successo ed è auspicabile che questi incontri siano più frequenti, in modo da consentire un'azione davvero sinergica in questo contesto, anche per sensibilizzare la collettività ai problemi riguardanti la "salute mentale".
Faccio quindi un appello alle istituzioni, alle cooperative, e a tutti gli altri soggetti pubblici e privati che si occupano di salute mentale e che, lasciatemelo dire, vivono grazie alla "salute mentale" di destinare molte più risorse a quelle realtà, come le radio presenti al raduno, che sono l'esempio vivente del fatto che passione, entusiasmo, buona volontà e rispetto dell'altro, a prescindere da qualsiasi etichetta gli venga appioppata a tavolino, possono continuare quell'opera iniziata da Franco Basaglia e dalla sua equipe e non ancora portata a termine.
Qualcuno potrebbe obiettare che i soldi non ci sono. Replico dicendo che è vero, i soldi sono sempre meno, ma passione e buona volontà, senza il dovuto riconoscimento, sono destinate a morire. Replico inoltre osservando che i soldi, per altri settori d'intervento, ci sono eccome. Pensate per un attimo alla quantità di denaro "investito" (buttato?) dalle pubbliche amministrazioni in rotonde, ponti "corti", ristrutturazioni (chiamiamole così anche se il termine giusto sarebbe sventramento) di piazze, costruzione di parcheggi sotterranei e via discorrendo. Aggiungete a questa cifra le spese sostenute per le cliniche sovvenzionate, per il proliferare delle università e degli aeroporti, per l'acquisto di armi di distruzione di massa (ad esempio gli F35) e missioni di guerra. A somme fatte, si può davvero dire che i soldi non ci sono?  Fate voi: l'aritmetica non è mai stata il mio forte.

Detto questo vi lascio ad alcune immagini realizzate nel corso del raduno, con la speranza sentita che si replichi presto e con un numero di partecipanti ancora maggiore.

Raduno nazionale radio salute mentale
Raduno nazionale radio salute mentale
Raduno nazionale radio salute mentale
Raduno nazionale radio salute mentale
Raduno nazionale radio salute mentale
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domenica 28 settembre 2014

Impazzire si può

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martedì 16 settembre 2014

Un'avventura "Fuori posto" a Roma

"Ciò 'n sonno che je sfonno 'a branda", disse la vestale al termine della tre giorni romana, in compagnia dell'Accademia della Follia, protagonista insieme ad altri gruppi teatrali dell'evento "Fuori posto - teatri al limite", a cura della Cooperativa Sociale Eureka I Onlus e dell'Associazione Culturale Fuori Contesto, nell'ambito della manifestazione "Serate romane".
"Mò te faccio du' occhi neri che si te metti a masticà er bambù er wwf te protegge" le aveva sussurrato all'orecchio Julius, organizzatore dei giochi al circo Massimo, prima di renderla cieca, come la fortuna, poco prima dell'esibizione.
E i due occhi neri la vestale se li è ritrovati, altroché… ma "de sonno".
Tanto per capirci, la vestale sarei io che, a causa di un'assenza (giustificata da malattia) ho dovuto improvvisarmi sul palco (due battute, sia chiaro, di cui una era "no"), nel corso dello spettacolo "Obelix & Asterix", in compagnia di Giuseppe Feminiano (Asterix), Dario Kuzma (Obelix), Giuseppe Denti (Julius nonché Giulio Cesare "in persona"), Claudio Misculin (narratore e centurione romano), Gabriele Palmano (l'architetto Angolacutus), Viktor Guraziu (il druido), Fabio Musco (schiavo romano).
Lo spettacolo, che è andato in scena venerdì 12 settembre al parco Andrea Campagna (meglio noto come parco Meda) e cui, per ovvie ragioni, ho assistito solo in parte, è andato bene nel complesso, a parte la brutta botta che Claudio si è preso in testa durante un salto, a causa della rottura di una sedia. Ma Claudio "cià la capoccia dura" e lo spettacolo si è concluso regolarmente.
Anche la trasferta in sé è andata bene, considerate le diciotto ore complessive di treno e il "tramacco" di pezzi della scenografia, abiti di scena, propri indumenti personali secondo il seguente itinerario: Parco di San Giovanni - stazione centrale di Trieste - treno intercity Trieste Roma - metro B - albergo - Parco Meda...e viceversa, il tutto usando mezzi pubblici e... i propri piedini.
I pochi momenti di relax li abbiamo trascorsi dormendo (vorrei ben vedere!!!), girovagando in zona Tiburtina (che pullula di negozietti di ogni genere - fighissimo), bevendo caffè al bar, intrufolandoci spesso nella stanza di Dario e Fabio che disponevano di una terrazza dove poter bere una birra, fumare una sigaretta, fare quattro chiacchiere dopo cena.
Per me è stata sicuramente un'esperienza importante, sotto vari punti di vista, e ringrazio l'Accademia per avermi reso partecipe di quest'avventura (palcoscenico compreso), dove un plauso particolare spetta a Pino (Giuseppe Feminiano) che è partito febbricitante e che, ciononostante, è salito sul palco dando, come sempre, il meglio di sé.

Post scriptum: Le foto della trasferta, qui presentate, fanno parte di un progetto più ampio, intitolato "Accademia della Follia - una commedia in tre atti", di cui una selezione (vincitrice del concorso "Autore dell'anno FVG - FIAF") sarà esposta presso l'ex convento di San Francesco, in piazza della Motta a Pordenone, dal 26 ottobre al 2 novembre 2014. L'inaugurazione avverrà il 26 ottobre alle ore 12.00 circa, con la presenza di alcuni attori dell'Accademia stessa.

Accademia della follia Fuori Posto Roma
Accademia della follia Fuori Posto Roma
Accademia della follia Fuori Posto Roma
Accademia della follia Fuori Posto Roma
Accademia della follia Fuori Posto Roma
Accademia della follia Fuori Posto Roma
Accademia della follia Fuori Posto Roma
Accademia della follia Fuori Posto Roma
Accademia della follia Fuori Posto Roma
Accademia della follia Fuori Posto Roma
Accademia della follia Fuori Posto Roma
Accademia della follia Fuori Posto Roma
Accademia della follia Fuori Posto Roma
Accademia della follia Fuori Posto Roma
Accademia della follia Fuori Posto Roma
Accademia della follia Fuori Posto Roma
Accademia della follia Fuori Posto Roma
Accademia della follia Fuori Posto Roma
Accademia della follia Fuori Posto Roma

lunedì 1 settembre 2014

I'm glad you were here, Franco Basaglia

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