Per ridurre la propria dipendenza della rete privata meridionale, gli austriaci, nel 1887, aprirono la linea ferroviaria Trieste - Erpelle, dotando la città di una nuova stazione, denominata Trieste Sant'Andrea e collegata con un binario alla Stazione meridionale (attualmente Stazione Centrale di Trieste).
A inizi '900, per rispondere alle nuove esigenze sorte con la creazione della linea Transalpina e la nascita del porto nuovo di Trieste, la stazione fu interamente ricostruita e nel 1906 venne inaugurata da Francesco Ferdinando, con il nome di Triest Staatsbahnhof.
Oltre alla Transalpina (Trieste - Salisburgo - Vienna) la stazione serviva anche la linea Val Rosandra (Trieste - Erpelle - Kozina) e la Parenzana (Trieste - Buie - Parenzo).
Dopo la conclusione della prima guerra mondiale, con il passaggio di Trieste all'Italia, la stazione fu inglobata dalle Ferrovie dello Stato Italiane, fu rinominata in Campo Marzio e fu lentamente dismessa, fino a chiudere i battenti nel 1959, quando fu sospeso definitivamente l'ultimo dei servizi passeggeri rimasto (Trieste - Erpelle).
Se la stazione non è caduta a pezzi (già il fascismo, nel 1942, per esigenze belliche, ci aveva pensato a rimuovere la volta di ferro e vetro soprastante l'ultimo tratto dei binari)) e non è stata ancora svenduta al peggior offerente lo si deve esclusivamente all'opera dei numerosi volontari che richiesero ed ottennero di utilizzare una parte dell'edificio per farne un Museo. Inaugurato nel 1984, ospita numerose carrozze, locomotive, strumentazioni e altro materiale ferroviario d'epoca, oltre che esempi di modellismo ferroviario.
Il museo, che si può visitare dalle 9 alle 13 nei giorni di mercoledì, sabato e domenica, offre numerosi spunti di riflessione.
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A inizi '900, per rispondere alle nuove esigenze sorte con la creazione della linea Transalpina e la nascita del porto nuovo di Trieste, la stazione fu interamente ricostruita e nel 1906 venne inaugurata da Francesco Ferdinando, con il nome di Triest Staatsbahnhof.
Oltre alla Transalpina (Trieste - Salisburgo - Vienna) la stazione serviva anche la linea Val Rosandra (Trieste - Erpelle - Kozina) e la Parenzana (Trieste - Buie - Parenzo).
Dopo la conclusione della prima guerra mondiale, con il passaggio di Trieste all'Italia, la stazione fu inglobata dalle Ferrovie dello Stato Italiane, fu rinominata in Campo Marzio e fu lentamente dismessa, fino a chiudere i battenti nel 1959, quando fu sospeso definitivamente l'ultimo dei servizi passeggeri rimasto (Trieste - Erpelle).
Se la stazione non è caduta a pezzi (già il fascismo, nel 1942, per esigenze belliche, ci aveva pensato a rimuovere la volta di ferro e vetro soprastante l'ultimo tratto dei binari)) e non è stata ancora svenduta al peggior offerente lo si deve esclusivamente all'opera dei numerosi volontari che richiesero ed ottennero di utilizzare una parte dell'edificio per farne un Museo. Inaugurato nel 1984, ospita numerose carrozze, locomotive, strumentazioni e altro materiale ferroviario d'epoca, oltre che esempi di modellismo ferroviario.
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