Diceva Claudio Misculin che attori si nasce. E aveva ragione, perché il teatro, come qualsiasi altra espressione artistica, o ce l'hai scolpito nel DNA, o è impossibile che tu riesca a liberarti del tuo cliché (o dei tuoi cliché), entrare nei panni di qualcun altro (in questo caso un personaggio) e portarlo davanti a un pubblico, per raccontare la sua storia attraverso il tuo corpo e la tua voce.
E proprio questo sono riusciti a fare, con grande abilità, gli artisti che domenica 11 dicembre 2022 hanno partecipato alla kermesse "Domingo drag", organizzata da Hangar Teatri a Trieste.
Gli artisti, provenienti da varie parti d'Italia, si sono esibiti con canti, balli, parodie, imitazioni, corti teatrali, ognuno secondo la propria vocazione. Tale vocazione costa fatica, lavoro, sacrificio, dedizione e spesso non viene valorizzata quanto dovrebbe, perché in Italia c'è una grande contraddizione: siamo il Paese dell'arte per antonomasia, ma la grande maggioranza degli artisti sono costretti a guadagnarsi il pane facendo tutt'altro e dedicandosi all'arte nel loro tempo libero, quasi fosse un passatempo da dopolavoro. Ma l'arte non è un passatempo. L'arte è vocazione.
Ben vengano quindi iniziative come "Domingo drag" che danno la possibilità, ai tanti bravi talenti che esistono nel nostro Paese, di esibirsi di fronte al pubblico, che è poi lo scopo di ogni attore.